21 gennaio, 2012

PREFAZIONE AL BLOG

Personalmente credo sia necessario avere ben presente una base di partenza su cui sviluppare i contenuti e le esperienze al fine di raggiungere gli obiettivi che ogni genitore si è posto per il proprio figlio;
  1. leggere approfonditamente e con interesse vivo i testi di Glenn Doman e Maria Montessori,partendo da quelli consigliati sul blog: essi contengono le linee guida per noi genitori perchè possiamo offrire l'opportunità di una crescita "sana" ai nostri figli,al di là delle difficoltà patologiche e non.
  2. Ogni genitore a questo punto "conosce" con riferimenti pratici cosa può fare per aiutare il proprio figlio ad andare oltre alle difficoltà attuali;per andare oltre intendo prendere coscienza della situazione che è ora ,di lavorarci sopra senza far mai mancare la fiducia in nostro figlio ;parlo di un lavoro quotidiano,trovando il tempo per farlo,non disponendo del tempo che abbiamo;è esattamente il contrario di quello che normalmente siamo abituati a fare.
  3. Per "lavorare "con i nostri bambini c'è solo un requisito imprescindibile:dobbiamo volerlo fare,e per volerlo fare dobbiamo sentire di volerlo fare,al di là di quale esso sia il risultato e quando .
  4. Quello che noi intendiamo "lavoro" per i bambini deve essere GIOCO.
    Perchè quello che andremo a fare funzioni è determinante che sia gioco,che sia divertimento puro,per noi e per loro,perchè per i bambini tutto passa attraverso il gioco.
  5. Punto di partenza è creare un ambiente a misura di bambino,con ordine degli oggetti (non esclusivamente giochi) ,una selezione degli oggetti, un ambiente con spazi vuoti proprio per lasciare spazio alla fantasia del fare e con colori,luce,che stimolino la creatività che è in ognuno di noi.
  6. Prima di iniziare qualsiasi tipo di lavoro con il bambino è assolutamente necessario avere da lui la condivisione dello sguardo,la sua attenzione visiva,perchè senza partire da questo livello ogni energia,sua e nostra è puramente dispersione di energia,non c'è lavoro e quindi non ci può essere risultato.
  7. Il primo punto su cui lavorare sarà quindi lo sguardo del bambino,creare cioè con lui quell'intesa che rende possibile lo "scambio" di informazioni attraverso il gioco.
    Per arrivare a questa intesa dobbiamo letteralmente metterci al livello del bambino,a terra,alla sua altezza,occhi negli occhi,mani nella mani e dare loro attraverso noi l'esperienza che vogliamo fare insieme,giocando letteralmente ad un gioco simbolico o di costruzioni,trenino,percorso,come vorremmo farlo insieme a lui,riedendo,modulando la voce sempre con gioia e convinzione piena;questo gioco ripetuto ogni giorno,per pochi minuti al giorno farà sì che il bambino venga a cercarci e ci prenda per mano perchè ci ha scelto come suo compagno di giochi,èd qui che tutto ha inizio.
  8. Ora ,possiamo trasmettere informazioni ed esperienze a nostro figlio, attraverso i cinque sensi: la vista,l'udito,il tatto,il gusto e l'olfatto.
    Tutto passa attraverso questi cinque sensi.
  9. Ora inizia il lavoro,quindi il gioco.
    Inizia,specifico "inizia",ma è un lavoro che non ha mai fine,perchè è un lavoro volto ad accompagnare il bambino nelle varie fasi della crescita;che cambia,si evolve con lui ma che non viene mai meno,perchè è il lavoro della vita.
    Le schede immagini non devono mai mancare per il linguaggio e la conoscenza.
    Necessaria è la narrazione quotidiana.
    Necessario è il gioco simbolico quotidiano.
    Necessario è l'utilizzo della mano,strumento del cervello e della creatività,attraverso esperienze infinite ,dall'utilizzo dei materiali,dalla pratica della prescrittura...
    Necessario è il movimento,cioè l'imparare a sentire il proprio corpo attraverso l'utilizzo di semplici strumenti di gioco e di semplici attività motorie.
  10. Anche la nutrizione non può non avere rilevanza,e per nutrizione intendo garantire all'organismo tutti gli elementi necessari per il fabbisogno giornaliero,perchè stare bene non significa non essere ammalati,ma sentirsi bene che è diverso,significa avere energia per fare e per questo ritengo che la prevenzione sia necessaria per permettere anche ai nostri figli di far fronte a tutte le attività che sono chiamati a fare,devono fare più degli altri e quindi serve una marcia in più per poter fare di più.
  11. Un riguardo particolare allo stare con gli altri,alle esperienze sociali,che ovviamente non
    devono mai essere precluse,ma dobbiamo essere ben consapevoli che i risultati per nostro figlio non arriveranno senza quel lavoro di cui ho parlato in precendenza,non arriveranno cioè dagli alri , dall'esterno,semplicemente perchè se il bambino non è "pronto " non può riceverli;per questo,non mi stancherò mai di dire che non deve mai venir meno il lavoro nostro con lui!
  12. Credo che il "segreto" della crescita "sana" sia offrire ai nostri figli l'opportunità di fare nel quotidiano queste diverse esperienze,fare cioè ogni giorno per un breve tempo stabilito da noi, queste attività,alternando magari giorni più dediti ad attività "da fermo" che altri ad attività "di movimento",non facendo mai mancare le schede ,la narrazione e il gioco simbolico.
    Questi tre elementi sono alla base della comunicazione e del linguaggio e non mi stancherò mai di ripetere di non distrarsi,di lavorare cioè sull'obiettivo primario che resta sempre la comunicazione ,il linguaggio,perchè senza ottenere risultati in questo ambito non si ottiene nulla.
    Il mettere insieme tutte queste attività crea un reindirizzamento del cervello,crea cioè un orientamento verso il nuovo,quindi l'opportunità verso il sè.
    Fare significa non farsele mai mancare,crearle,inventarle.perchè non fare è un'opportunità persa e solo facendo possiamo far riconoscere in nostro figlio quegli interessi e quelle attitudini che gli aprono la via della consapevolezza,quindi dell'assoluta libertà.
    E' il successo che crea la motivazione,e non c'è successo senza opportunità.

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5 commenti:

  1. Grazie Mille! Come al solito, dai ottimi consigli! Ti abbraccio

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  2. ciao Antonella avrei bisogno di un aiuto ti prego

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  3. ciao,mi puoi contattare direttamente a anagrammadoman@yahoo.it
    Antonella

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  4. Ciao, ho scritto del metodo Doman sul mio blog ed ho inserito un link a questa pagina per le premesse necessarie prima di affrontare il metodo. Mi farebbe piacere avere una tua opinione. Presto vorrei anche iniziare a postare alcune schede tematiche che ho già pronte.

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  5. ciao, se vuoi mi puoi inviare l'indirizzo del tuo blog alla posta:
    anagrammadoman@yahoo.it
    da lì ti rispondo,
    Antonella.

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